Come facilmente prevedibile, anche i prodotti utilizzati nel settore navale devono essere sottoposti a test in nebbia salina per valutarne la durata e la sicurezza in un ambiente così aggressivo. Le normative per le industrie marittime identificano tre campi di applicazione in cui devono essere eseguiti i test in nebbia salina. Tali applicazioni si possono riassumere come segue:
- struttura e macchinari della nave;
- equipaggiamento marittimo ai sensi della Direttiva 2014/90/UE;
- strutture off-shore.
Per tutti i segmenti appena citati, è stata effettuata una ricerca delle prove di corrosione applicabili, analizzando gli standard di riferimento presenti nei regolamenti IMO e nelle linee guida di diversi enti di classificazione navale (DNV, GL, Lloyd e SGS). Come di consueto, considerato il numero rilevante di norme internazionali applicabili, l’elenco non deve intendersi esaustivo.
Test in nebbia salina sulla struttura e i macchinari della nave
I test in nebbia salina per le applicazioni marittime, come i materiali utilizzati per la costruzione, la trasformazione, la modifica o la riparazione di navi e dei relativi macchinari, sono inclusi nei regolamenti IMO.
In particolare, il Capitolo 15.2 riguarda i rivestimenti anticorrosione, per i quali viene data grande importanza alla preparazione, all’applicazione, all’ispezione, alla qualifica del personale e alle prove. Le specifiche dei rivestimenti (compresi i metodi di prova e i criteri di accettazione) devono essere conformi ai requisiti stabiliti dalle seguenti norme:
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- MSC.215(82) – rivestimenti per cisterne di zavorra d’acqua di mare. Le prove di laboratorio devono essere eseguite per 180 giorni, simulando le condizioni della cisterna o mediante test di condensazione.
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- MSC.288(87) – rivestimenti per le cisterne di carico delle petroliere per petrolio greggio. In questo caso, le procedure di prova sono scelte tra una prova in camera a tenuta stagna (90 giorni) e una prova di immersione (180 giorni).
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- MSC.244(83) – rivestimenti protettivi per spazi vuoti su navi portarinfuse e petroliere. La valutazione di laboratorio deve seguire il metodo descritto nella norma ISO 6270.
Prove di corrosione sull’equipaggiamento marittimo ai sensi della DIR 2014/90/UE
Gli equipaggiamenti marittimi che rientrano nel campo di applicazione della DIR 2014/90/EU, come le apparecchiature di navigazione e di radiocomunicazione, vengono testati per valutare la resistenza ambientale dei prodotti, come stabilito dalla norma armonizzata EN 60945. Poiché questi prodotti appartengono alla classe dei componenti elettrici ed elettronici, le procedure di prova da utilizzare per valutare la conformità sono definite dalla serie IEC 60068-2, come segue:
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- resistenza al freddo come da Test A
- resistenza al calore secco come da Test B
- resistenza al calore umido, ciclico (ciclo di 12 ore + 12 ore) come da Test Db
- test in nebbia salina ciclica (soluzione di cloruro di sodio) come da Test Kb.
Test in nebbia salina su strutture off-shore
I rivestimenti anticorrosione applicati a strutture in acciaio come unità off-shore, turbine eoliche, imbarcazioni per la navigazione interna, etc. possono essere sottoposti sia a test in nebbia salina (ISO 9227, ASTM B117), sia a test di condensazione (ISO 6270-1).
Poiché questi rivestimenti sono tipicamente di natura organica (pitture e vernici), dopo un test di corrosione accelerata devono essere ispezionati secondo la serie ISO 4628 per valutare il degrado del rivestimento, la quantità e la dimensione dei difetti nonchè il grado di blistering, ruggine, crepe, sfaldamento e sfarinamento.
Anche l’adesione del rivestimento ai substrati deve essere testata secondo la norma ISO 4624 (pull-off test) o secondo uno degli altri test funzionali già trattati in un nostro precedente articolo.
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